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Aiut Alpin Dolomites » Storia

Integrazione di Aiut Alpin Dolomites

In tutti gli accordi della C.d.L. e nei documenti della Provincia viene sempre citata la possibilità dell' impiego eccezionale di un terzo elicottero. In una convenzione del 1997 se ne suggerisce l'utilizzo in caso di manutenzione dei mezzi provinciali, oppure se ambedue sono impegnati, oppure quando si rende necessario un elicottero specializzato per il soccorso in montagna. In un tentativo di accordo dello stesso anno, firmato dalle parti, ma mai diventato operativo, il termine "eccezionale" è ridotto a limite temporale, vale a dire per impiego solo nelle stagioni estive e invernali, con garanzia di almeno 3000 minuti di volo.

Dopo i primi approcci nel 1997, i contatti per trovare una soluzione, in particolare per iniziativa del dott. G. Rammlmayer, presidente della Croce Bianca, si moltiplicano. In effetti una specie di occasionale collaborazione è già in atto, i rimborsi spese per i voli di soccorso tecnicamente difficili sono diventati più frequenti e più sostanziosi. Nei primi mesi del 1998, anche a seguito del rapporto Orgakom, le trattative diventano ufficiali. I punti di vista dei dirigenti della Croce Bianca, che rappresentano la Sanità Provinciale, e dei fondatori di Aiut Alpin Dolomites sul modo di realizzare l' integrazione risultano però ancora distanti.

I dirigenti della Croce Bianca sono amministratori di una associazione che vogliono espandere e ingrandire. Anche se I' elisoccorso non è il servizio più significativo, esso garantisce molta visibilità e prestigio. I mezzi di informazione e l' opinione pubblica danno più risalto a un soccorso tramite elicottero che a centinaia di interventi di ambulanze, che pur importantissimi sono ormai diventati un servizio di routine. - Per Aiut Alpin Dolomites il problema è diverso. Innanzitutto la associazione vuole rimanere indipendente e mantenere intatta una tradizione di oltre quarant' anni nel soccorso in montagna. Un altro punto molto importante riguarda la richiesta di smobilitare il proprio centro di allertamento, ormai conosciutissimo in tutte le Dolomiti, e di dipendere totalmente dalla Centrale Emergenza 118, che potrebbe prendere decisioni in contrasto con le necessità delle squadre associate ad Aiut Alpin Dolomites e senza garanzie di impiego del loro elicottero.

In occasione delle prime trattative la Croce Bianca prepara un diagramma di flusso a scelte multiple (algoritmo), che dovrebbe suggerire per ogni situazione di emergenza il comportamento più idoneo e razionale per l'esecuzione del soccorso. Le prime versioni sottoposte risultano inaccettabili in quanto avrebbero completamente stravolto l'attività di AAD. Dato che tutti gli algoritmi soffrono di eccessivo schematismo, vi è il rischio che qualche operatore della centrale di allentamento, non esperto di soccorsi in montagna, possa decidere in certe occasioni senza tenere conto delle consuetudini e delle necessità specifiche delle singole squadre di soccorso.

Un altro problema è rappresentato dalla pratica rinuncia di assistere le squadre di Sesto di Pusteria e di Solda a favore della zona dolomitica. Gli interventi nelle montagne di Sesto e nel Gruppo delle Tre Cime di Lavaredo, data la verticalità delle pareti e le difficoltà di alcune ascensioni, sono sempre stati un cimento difficile ma molto gratificante. Ancora più impegnativi sono i soccorsi nella zona dell' Ortles per i quali anche il rapporto Orgakom ha confermato che il piccolo mezzo di AAD è il più adatto ad operare. A integrazione avvenuta, alcuni membri dei soccorsi di queste due squadre fanno capire di essersi sentiti abbandonati da AAD.

Nell'aprile del 1998 il dottor Andergassen dell' Assessorato alla Sanità, personaggio chiave in tutte le trattative per integrare AAD, presenta una bozza di decreto su quest' argomento. Con una lettera del 18 giugno vengono aggiornati i criteri di esecuzione dei soccorsi (algoritmo), ma sono giudicati ancora poco chiari e troppo aperti ad interpretazioni discrezionali. Un tentativo di ottenere alcune modifiche da parte di AAD non ha seguito; in una lettera personale del 30 giugno, l'assessore dottor Saurer chiede di accettare la bozza presentata "come atto di fiducia" nei riguardi del suo assessorato. Questo approccio, da parte di uno dei più stimati politici dell' Alto Adige, è decisivo: l'accordo viene firmato pochi giorni dopo e l' integrazione di Aiut Alpin Dolomites nell' elisoccorso provinciale diventa operante con decreto n. 357/23.0 del 16.7.1998.

Nell' accordo di affidamento vengono specificati i limiti stagionali del servizio, I'allertamento esclusivamente tramite la Centrale Operativa Emergenza 118 (112 dal 17.10.2017, anche per gli interventi nelle province di Trento e Belluno), l'obbligo di inviare mensilmente i rapporti di volo e tutti i dati statistici, necessari alla Croce Bianca per il recupero dei costi del soccorso quando previsto. Per contro viene garantito un rimborso spese limitato ai minuti di volo, quantificato in 66.000 lire per l'elicottero AS 350 B2 e in 82.000 lire per il tipo AS 350 B3. L'accordo, inizialmente con validità un anno, viene poi prolungato fino al luglio 2003.


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